La Carezza del Padre

Maria Luisa Segura y Magallon Troiani

Catalana di nascita (è nata in Spagna a Barcellona) si è trasferita in Italia da ragazza e attualmente vive con la famiglia a Formello, in provincia di Roma. Appassionata dell’arte in tutte le sue declinazioni, crea le sue opere nella profonda convinzione che l’artista, nella sua essenza, sia qualcuno che cerca di trasmettere una sensazione, un’emozione profonda, attraverso un suo modo di comunicare del tutto personale. In questa visione, l’artista osserva, impara, approfondisce e si evolve, ma non copia. Si esprime nella forma a lui più congeniale e che lo contraddistingue, perché ogni artista è unico, come unica è ogni persona. Per Luisa ogni vicenda della vita, il quotidiano di ognuno, è una storia che può meritare il diritto di essere raccontata. Perché ogni situazione ed ogni relazione provocano sensazioni, spesso ignorate ma che l’artista può desiderare di rendere evidenti, soffermandosi su un particolare o su un attimo ed elevandolo ad un momento d’arte. Le opere giovanili di Luisa, caratterizzate da forme astratte leggere ed elaborate incentrate sul divertimento di deformare gli oggetti, si sono arricchite nel passaggio ad una vita più matura e consapevole, sono state rigenerate dalle gioie e soprattutto dalla malattia. Lo sguardo è ora rivolto verso ciò che spesso sfugge e le opere, non più solo in bianco e nero, vogliono riportare all’attenzione ciò che spesso non è notato. L’anima è ora nel quotidiano e nella spiritualità. Che sia un’icona esposta in una chiesa lontana, una scultura che parte da una foglia, un quadro spezzato o una storia banale, l’obiettivo di Luisa è fermare il tempo per un attimo nel tentativo di far riflettere, parlare al cuore dal proprio cuore con immagini in cui i volti sono spesso abbozzati perché l’importante è la situazione, non chi vi partecipa. E se anche il tentativo non dovesse riuscire, l’importante è che sia stato fatto, magari in modo irragionevole. In fondo si sa, in ogni artista alberga la follia.

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Io, Luisa Me, Luisa

Catalan by birth (she’s born in Spain in Barcelona), she moved to Italy as a girl and currently lives with her family in Formello, near Rome. Passionate about art in all its forms, she creates her artworks in the deep conviction that an artist, in his essence, is someone who tries to convey a feeling, a deep emotion, through his way of communicating completely personal. In this vision, the artist observes, learns, deepens and evolves, but does not copy. He expresses himself in the most congenial form that distinguishes him, because each artist is unique, just as each person is unique. According to Luisa, every life story, everyone's daily life, is a story that can deserve the right to be told. Because every situation and every relationship causes sensations, often ignored but that the artist may want to make evident, focusing on a particular or moment and elevating it to a moment of art. Luisa's youthful works, characterized by light and elaborate abstract forms focused on the fun of deforming objects, were enriched in the transition to a more mature and aware life, they were regenerated by joys and above all by illness. The gaze is now turned to what often escapes and the works, no longer just in black and white, want to bring to the attention what is often not noticed.